Curiosità sulla cittadina di Formia
Cittadina del Lazio, in provincia di Latina si estende su una superficie di 73,53 kmq. Amministrativamente a livello provinciale fa testa a latina ed è abitata da oltre 37000 Formiani.
I santi patroni della cittadina sono Sant'Erasmo e San Giovanni Battisata che si festeggiano il 2 ed il 24 giugno.
Formia è situata sul lato settentrionale del Golfo di Gaeta, alle sue spalle è sormontata dai Monti Aurunci. Formia è un vivace ed elegante centro turistico balneare.
Nella leggenda si narra che qui vi fece tappa anche Ulisse durante il suo interminabile viaggio. La città vanta molti ricordi importanti anche inerenti ad Odisseo anche se di esso non vi sono tracce certe.
Ai tempi dell'antica Roma questa bella cittadina, affacciata sul Mar Tirreno, era uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dai patrizi romani, infatti ancora oggi sono presenti alcuni resti di ville ed architetture dell'epoca, infatti anche Cicerone, vi fece costruire per sé e per la sua famiglia una grande villa vicino al mare. Ma purtroppo il grande oratore e poeta latino poté godersela solo per poco tempo visto che, nel 43 a.C., i segaci di Marco Antonio lo uccisero proprio nei dintorni della cittadina.
Oggi nonostante le guerre del passato e le nuove edificazioni, dovunque è possibile vedere resti di antiche costruzioni romane: dai ruderi di antiche ville, all'anfiteatro, alla tomba di Cicerone.
Fiorente sino alla caduta dell'Impero, Formia divenne feudo longobardo e, nell'859, venne distrutta dai Saraceni che vi rimasero, sgraditi ospiti, sino al 915.Ripartiti questi la cittadina rinacque su due nuclei, il Castello della Mola, dove nel '300 Carlo d'Angiò costruÏ un castello. Solo nel 1862 i due villaggi vennero riunificati con l'originario nome di Formia. Nel 1861, nelle sale di Villa Rubino, Piemontesi e Napoletani firmarono l'armistizio che pose fine all'assedio della vicina Gaeta dove Francesco II di Borbone si era asserragliato dopo la battaglia di Volturno con gli ultimi seguaci. Pochi giorni dopo questi, congedati i soldati, lasciava la rocca e partiva per l'esilio: il Regno delle due Sicilie aveva cessato di esistere.